Conte lascia Palazzo Chigi tra gli applausi

Questa mattina Giuseppe Conte ha consegnato a Mario Draghi la campanella ultimo atto a lui richiesto. Nel cortile il picchetto d'onore e l'applauso dei dipendenti di Palazzo Chigi.

Conte lascia Palazzo Chigi tra gli applausi

Giuseppe Conte dopo il passaggio di consegne e la consueta cerimonia della consegna della campanella che segna il cambio del presidente del Consiglio, ha lasciato Palazzo Chigi. Mario Draghi, nuovo premier, ha fatto il suo solenne ingresso.

Mentre Giuseppe Conte usciva, il picchetto d’onore era pronto nel cortile della sede del governo per salutarlo, intanto molti dipendenti del Palazzo si sono affacciati dalle varie finestre che danno sul cortile lasciando scrosciare un lungo applauso.

Scene commuoventi che il premier uscente ha voluto ricambiare con un suo accorato applauso. Poi si è allontanato mano nella mano con Olivia, la compagna. Conte sorrideva commosso per tanta dimostrazione di affetto. Anche il portavoce di Conte, Rocco Casalino, che qualche ora prima si era detto “disoccupato” in una intervista di Diego Bianchi e “ubriaco della libertà“, era chiaramente commosso: nonostante la mascherina bianca gli coprisse il volto, non ha saputo trattenere le lacrime. 

Gli applausi sono rimbalzati anche fuori del Palazzo, dove una piccola folla, riunita in un lato della piazza cantava “Conte Conte“. L’ex premier è quindi salito in macchina con Olivia lasciando alle spalle la sede del governo per ritornare nella sua abitazione romana.  

Fanpage ha cercato di raccogliere a caldo le impressioni di Giuseppe Conte, alla domanda di come è andata l’ultima giornata, l’ex premier ha risposto: “È stata sobria ed efficace. Rimpianti mai, bisogna andare avanti sempre“. Interrogato su “Cosa rimane?“, Giuseppe Conte ha risposto: “È stata una grande esperienza, spero di essermi migliorato anche come persona“. 

Qualche mesa fa, a maggio, Andrea Orlando, oggi ministro del Lavoro aveva previsto quanto accaduto proprio in questi ultimi giorni: “Nelle prossime settimane vivremo una serie di attacchi al governo finalizzati alla sua caduta, ispirati anche da centri economici e dell’informazione“. A vantarsi di aver provocato il cambio è Matteo Renzi: “Questa era la mia strategia“.

Continua a leggere su Fidelity News