Concessioni balneari, dal 2024 saranno assegnate tramite gara: preoccupazione dei balneari

I balneari insorgono contro la decisione del Governo arrivata in Cdm nella giornata di ieri. Il provvedimento prevede di assegnare tramite gara le concessioni balneari che scadevano anche nel 2033 a partire dal 2024, lotta anche al "caro ombrellone".

Concessioni balneari, dal 2024 saranno assegnate tramite gara: preoccupazione dei balneari

Cambio di rotta nell’assegnazione delle concessioni demaniali per quanto riguarda gli stabilmenti balneari. Se fino ad ora sono state assegnate in automatico, dal 2024 le cose cambieranno. E di molto. Fino a dicembre 2023 chi ha avuto una attuale concessione anche per dieci anni altri non dovrà preoccuparsi di nulla, mentre dal 1°gennaio 2024 la sua concessione scadrà e si dovrà fare una gara pubblica per ottenere la gestione di qualsiasi stabilimento balneare. Questa è la proposta che ieri 15 febbraio è stata presentata in Consiglio dei Ministri e votata all’unanimità.

La norma, che era già prevista, si adegua alla direttiva europea Bolkestein del 2006, che tende a semplificare le procedure amministrative, eliminare l’eccesso di burocrazia e soprattutto evitare le discriminazioni basate sulla nazionalità o per coloro che intendono stabilirsi in un altro paese europeo per prestare dei servizi. Lo ha spiegato chiaramente Palazzo Chigi in una nota: “la proposta di modifica mira a migliorare la qualità dei servizi con conseguente beneficio per i consumatori, a valorizzare i beni demaniali e, al contempo, a dare certezze al settore”

Stop al “caro ombrellone”

La normativa in questione permetterà di porre un freno anche al cosiddetto fenomeno del “caro ombrellone”, visto che in questi anni i prezzi per una giornata al mare sono aumentati a dismisura. Il nuovo Decreto varato dal Governo mira a tutelare anche le piccole imprese del settore, che non verranno assolutamente penalizzate. 

Il concessionario sarà scelto in base a dei precisi criteri, quali “l’esperienza tecnica e professionale già acquisita” che non dovrà però essere tale da non precludere l’ingresso nel settore a nuovi soggetti. Altro criterio per la scelta del concessionario sarà dato da “soggetti che, nei cinque anni antecedenti l’avvio della procedura, hanno utilizzato la concessione come prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare”

“Noi siamo estremamente sorpresi circa il modo e l’approccio che si è avuto per gestione della vicenda relativa alle concessioni dei balneari. Siamo stati convocati dal governo per ben tre volte con tre tavoli dove c’è stato un monologo da parte delle associazioni invitate, ma dall’altra parte non c’è stata nessun tipo di confronto dialettico. Siamo andati a dire quali erano le nostre posizioni, ma è finito tutto lì” – così ha riferito all’Adnkronos Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari. 

Non le manda a dire al Governo Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, per la quale questa è l’ennesima decisione scellerata dell’Esecutivo, “vergognoso regalo alle multinazionali straniere”. Anche la Lega di Matteo Salvini, tramite il sottosegretario Gian Marco Centinaio, ha fatto sapere che il testo del Decreto in questione andrà “cambiato e migliorato” in Parlamento insieme alle associazioni di settore e “insieme al resto del centrodestra”.

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