Chiusura dei cannabis shop: il nuovo obiettivo di Salvini

Salvini annuncia di voler far chiudere i rivenditori cannabis, ma non trova d'accordo i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, da sempre favorevoli alla liberalizzazione delle "droghe leggere".

Chiusura dei cannabis shop: il nuovo obiettivo di Salvini

Argomento di forte contrapposizione al governo tra Lega e 5 Stelle, quella della cannabis. Il ministro della salute, Giulia Grillo, infatti replica alle dure parole di Salvini: “Non vendono droga“. Ma il ministro dell’interno, Matteo Salvini, è di opinioni diverse ed annuncia vita breve per i negozi che vendono cannabis, prospettando: “Droga, la nuova crociata di Salvini: “Da domani sigilli ai cannabis shop, darò istruzioni agli uomini della sicurezza per andare a controllare i cannabis shop. Vietate feste e sagre“.

In calce a un incontro con i rappresentanti di svariate comunità di recupero per tossicodipendenti, nel corso del suo intervento, il ministro ha aggiunto: “la droga è un’emergenza nazionale devastante e dunque dobbiamo usare tutti i metodi democratici per chiudere questi luoghi di diseducazione di massa. Ora usiamo le maniere forti“.

Tra le contromisure annunciate da Salvini, reclusione certa a chi spaccia cannabis, e ben 5 milioni di euro da versare a sostegno delle comunità terapeutiche per inserire socialmente e anche dal punto di vista lavorativo i tossicodipendenti. A seguito di queste dichiarazioni, anche Matteo Mantero, senatore dei pentastellati, ha affermato: “Se Salvini continua su questa strada, gli unici a festeggiare saranno gli spacciatori“.

Tale annuncio di Salvini dal Viminale è stato fatto dopo che a Roma il Movimento Cinque Stelle aveva bocciato la proposta di delibera a firma del capogruppo della Lega, Maurizio Politi, per contenere e limitare i negozi che commercializzano la “cannabis light“, nei pressi di strutture scolastiche, chiese e luoghi di culto, luoghi di aggregazione e strutture sportive.

Questo rappresenta un vero e proprio scontro tra i due partiti al governo, dovuto al fatto che la liberalizzazione delle droghe leggere è uno dei cavalli di battaglia da parte dei 5 Stelle. Il ministro dell’interno infatti ha esclamato di voler “proibire anche tutte le cosiddette feste della cannabis“.

Il ministro Grillo ha replicato a Salvini affermando di non poter chiudere i cannabis shop e, in quanto ministro della salute, di poter solo spingere verso una “restrizione di vendita alle categorie vulnerabili, come i minori e le donne in gravidanza, per il principio di precauzione“. 

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