Chi è Stefano Addeo, il docente campano autore del post contro la figlia di Meloni: parla dopo le polemiche

Stefano Addeo, insegnante campano di lingua tedesca, è stato identificato come l'autore del controverso post rivolto alla figlia della premier Giorgia Meloni. Dopo l’intervento della polizia postale, l'uomo si è scusato pubblicamente, ammettendo l’errore.

Chi è Stefano Addeo, il docente campano autore del post contro la figlia di Meloni: parla dopo le polemiche

Ha suscitato sconcerto e indignazione il contenuto di un post apparso su un profilo social riconducibile a Stefano Addeo, docente di tedesco in una scuola superiore della provincia di Napoli. Nel messaggio, redatto con caratteri bianchi su sfondo rosso, si faceva riferimento alla figlia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, evocando un destino paragonabile a quello della giovane Martina Carbonaro. L’intervento delle autorità non si è fatto attendere: la polizia postale ha avviato le prime verifiche e presto il caso sarà sottoposto all’attenzione della magistratura.

Il Ministero dell’Istruzione ha confermato che l’autore del post è un dipendente dell’apparato scolastico pubblico, sottolineando l’incompatibilità tra simili esternazioni e il ruolo educativo che un insegnante è chiamato a svolgere. Il post è stato nel frattempo rimosso, anche se le reazioni – trasversali nel mondo politico – continuano ad animare il dibattito. Nel profilo Facebook riconducibile ad Addeo non mancano post politici, critiche rivolte al governo, attacchi all’operato dei principali leader istituzionali e prese di posizione nette anche su questioni internazionali.

Spiccano inoltre post in cui si criticano le politiche di Israele, accuse rivolte a figure come Antonio Tajani, Matteo Salvini e la stessa Giorgia Meloni, talvolta accompagnate da espressioni molto dure. I n un post risalente al 25 maggio, Addeo aveva già espresso forti parole contro i membri dell’esecutivo, augurando scenari foschi per i loro figli, suscitando reazioni immediate tra utenti e commentatori.

Di fronte alle critiche, il docente ha risposto difendendo la propria libertà di espressione, pur riconoscendo in seguito l’inadeguatezza del contenuto più recente. Raggiunto dalla testata “Il Roma”, Stefano Addeo ha chiarito la propria posizione, definendo il post “un gesto stupido, scritto d’impulso” e rivolgendosi direttamente a Meloni per chiedere scusa. “Non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina”, ha dichiarato, aggiungendo però di non voler ritrattare le sue idee politiche.

Addeo ha inoltre riferito di aver ricevuto numerosi messaggi ostili, oltre a episodi spiacevoli nei pressi della sua abitazione, tanto da decidere di sporgere denuncia alla polizia. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha commentato l’accaduto ribadendo l’importanza del decoro e della responsabilità che deve contraddistinguere il ruolo degli insegnanti. In una nota ufficiale, ha sottolineato come comportamenti che non rispettano la dignità della professione non possano essere tollerati, annunciando provvedimenti nei confronti di coloro che violano i principi etici e civici alla base dell’insegnamento. 

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