Che fine hanno fatto gli onorevoli Lucio Barani e Vincenzo D’Anna?

Lo scandalo che ha visto coinvolti due parlamentari del gruppo ALA (L. Barani e V. D'Anna) e le colleghe senatrici pentastellate (B. Lezzi e P. Taverna) è stato, a distanza di pochi giorni, gettato nel dimenticatoio. Ma che fine hanno fatto i due onorevoli?

Che fine hanno fatto gli onorevoli Lucio Barani e Vincenzo D’Anna?

Nicolò Tommaseo disse: “Più sovente la donna è ispiratrice di nobili azioni che istigatrice di ree”.

Sarebbe lieto il noto linguista padre del Dizionario della lingua italiana di sapere che le sue parole sono state ispiratrici di azioni ironicamente tanto nobili quanto eleganti come quelle compiute dall’onorevole Lucio Barani e dal suo compagno Vincenzo D’Anna nei confronti delle loro colleghe pentastellate Paola Taverna e Barbara Lezzi.

Numerosi sono i video che hanno sorpreso i due onorevoli a mimare gesti osceni e sessisti durante un dibattito in Aula e la serietà dell’atto ha spinto il presidente del Senato a sospendere la seduta e a dichiarare di voler convocare l’ufficio di presidenza per discutere in ordine alla condotta tenuta dai due onorevoli.

Le reazioni dei destinatari di questi atti non sono state clementi nei confronti dei loro mittenti: le senatrici, indignate da un comportamento di tal portata, hanno immediatamente proposto l’espulsione dei colleghi descrivendo come “intollerabili” i gesti. Le repliche, invece, da parte dei presunti nonché futuri “Padri Costituenti” sono state impulsive e per di più contraddittorie.

L’onorevole Barani ha subito dichiarato di volersi ritirare dalle attività cui lo stesso si dedicava con la speranza di “riportare il clima di serenità necessario a svolgere il lavoro di riforma della Costituzione” aggiungendo anche che il suo gesto è stato “erroneamente frainteso” in quanto non rivolto alle dirette interessate.

Quanto invece a D’Anna, lo stesso ha dichiarato la falsità del video asserendo di essere “vittima di una gogna mediatica” provocata dall’assenza di imparzialità del video in quanto denunciato e pubblicato dagli esponenti del M5S. 

La vicenda si è poi “conclusa” con il silenzio da parte dei media, ma che fine hanno fatto i due “onorevoli”?

Dopo aver accuratamente esaminato tutti i filmati relativi alla vicenda, il Consiglio di Presidenza si è espresso con una sanzione ed una sospensione di 5 giorni per i portavoci del gruppo ALA. Questi si sono difesi non solo accusando il Presidente del Senato di essere “solo chiacchiere e distintivo” ma anche di esser stati provocati dalle senatrici, limitandosi successivamente a riportare con i gesti le provocazioni avanzate dalle due donne. 

Insomma in Aula si è fatto a meno di soli due voti. 

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