Le parole del presidente del consiglio Renzi dette a Cernobbio suonano forti e chiare. ecco cosa ha detto:”L’Italia non e’ piu’ il problema dell’economia europea, non e’ piu’ un problema dell’economia mondiale ma e’ un paese solido, stabile e forte. Se si segue l’andamento del Pil negli ultimi vent’anni, l’Italia appare come un ciclista che dopo aver forato, e’ rientrato nel gruppo”.
Renzi ha anche aggiunto che i dati Istat, anche se non appaiono esaltanti, sono migliori degli andamenti degli ultimi vent’anni. Infatti, renzi ha ribadito che la crescita del Pil e’ stata nella media della Ue per due trimestri solo nel 1995, nel 2000 e nel 2005, mentre in tutti gli altri trimestri la crescita era negativa.
Per quanto riguarda le tasse il premier ha detto che già nel 2016 Imu e Tasi non si pagheranno più, nel 2017 l’Ires e nel 2018 l’Irpef. Il premier ha ribadito che l’Italia deve smetterla di piangersi addosso e di credere che questo sia il Paese degli alibi, ma deve continuare la strada delle riforme, come hanno fatto altri paesi europei.
E ha aggiunto:”Cameron ha portato deficit al cinque per cento. La Spagna ha fatto in tre anni una media di deficit intorno al sei per cento. Se facessimo il sei per cento di deficit l’Italia potrebbe crescere di piu”. Renzi ha ricordato che c’è stato un aumento dei posti di lavoro di 236 mila unita’ e ciò vuol dire che l’Italia ha fatto in un anno quello che la Germania ha fatto in tre, grazie anche al Jobs Act.
Le parole del premier non sono mancate anche per i migranti e ha ribadito che l’Europa non può crescere solo a livello economico ma deve anche tenere conto delle situzioni umane attuando strategie mirate poiché il problema dei migranti è comune e non di un solo paese.