Caso Sea Watch, i tedeschi adesso ci insultano pure: Gli Italiani? Plebaglia

Il quotidiano Bild si schiera con la capitana della Sea Watch, Carola Rackete, che è sbarcata con la forza, attacca Salvini e definisce gli italiani "plebaglia"

Caso Sea Watch, i tedeschi adesso ci insultano pure: Gli Italiani? Plebaglia

Ci mancavano pure i tedeschi, adesso, che non sono mai stati teneri con gli italiani. Ma questa volta hanno esagerato. Il quotidiano Bild, infatti, commentando il braccio di ferro tra il Viminale e la Sea Watch, ci ha definiti con parole gravissime:“Pöbel”. Che significa plebe, marmaglia. E lo ha fatto difendendo Carol Rackete, la comandante che è entrata con la forza a Lampedusa, speronando una motovedetta delle fiamme gialle.

La Sea Watch è un’organizzazione non governativa tedesca, guidata da una comandante tedesca. Eppure la Germania si è disinteressata delle infinite leggi che la sua eroina ha violato sul suolo italiano, arrivando perfino a negare a 50 Comuni tedeschi, che si erano detti disponibili ad accogliere i migranti a bordo del natante, la possibilità di far sbarcare i profughi su territorio teutonico.

Il quotidiano tedesco non ha detto nessuna parola sul blitz della “capitana” che ha rischiato di uccidere dei finanzieri che pattugliavano il molo di Lampedusa. Nell’articolo “Pöbel-Attacke gegen deutsche Kapitänin” (L’attacco della plebaglia alla capitana tedesca), il quotidiano se l’è presa soprattutto con Salvini, accusandolo di attaccare i migranti per scopi elettorali.

La stampa tedesca, infatti, ha criticato la linea dura che il vicepremier leghista ha imposto sui migranti (proprio la Germania che i migranti ce li rimanda indietro sedati e storditi), e la chiusura dei porti alle navi di soccorso che ormai, da anni, ci riversano sulle coste un problema che le altre nazioni europee si guardano bene dall’accollarsi.

Salvini ha risposto a questo attacco verbale senza scomporsi troppo. Ha invitato i tedeschi a riprendersi le loro navi umanitarie e a lasciare in pace l’Italia. Nessun accenno però a quel titolo, “Pöbel”, che è la sintesi dell’arroganza di una nazione che ci addossa un problema globale e ce lo addossa pure con una comandante che ha violato un’infinità di leggi italiane.

Continua a leggere su Fidelity News