Caso Aquarius, Palazzo Chigi risponde alle accuse della Francia: "L’Italia non accetta lezioni ipocrite"

Con una nota Palazzo Chigi risponde alle accuse arrivate dalla Francia, la situazione della nave Aquarius mette a rischio il vertice di venerdì tra Conte e Macron.

Caso Aquarius, Palazzo Chigi risponde alle accuse della Francia: "L’Italia non accetta lezioni ipocrite"

La nave Aquarius con 629 migranti a bordo è in viaggio da ieri 12 Giugno verso Valencia, scortata da unità italiane. La questione ha sollevato non pochi scontri tra Roma e Parigi: Macron ha accusato l’Italia di “irresponsabilità”, ma Palazzo Chigi non ci sta e subito risponde: “Non accettiamo lezioni ipocrite”. Un vero e proprio caso politico che non sembra destinato a finire presto; la Farnesina, inoltre, ha convocato l’ambasciatore francese.

Con una nota di Palazzo Chigi il governo italiano risponde alle accuse del portavoce francese di En Marche sulla vicenda Aquarius. Nella nota oltre a rimarcare la mancanza di informazioni reale della Francia, si legge: “L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte”. Poi si specifica che il governo italiano non ha mai lasciato sole o abbandonate le 629 persone a bordo della nave, in quanto da subito sono state affiancate da motovedette italiane che hanno offerto supporto.

Il governo inoltre spiega: “L’Italia ha anche offerto la possibilità di far scendere dalla nave le donne in stato di gravidanza, i bambini e chiunque avesse bisogno di cure, ma da Aquarius è arrivato un rifiuto a conferma del fatto che a bordo non era in corso alcuna emergenza”.

Dopo il rifiuto di Malta, come fa notare Palazzo Chigi l’unica a collaborare ed offrire soldiarietà è stata la Spagna, così la nave Aquarius si dirige verso Valencia con il totale supporto di navi italiane. Tutto ciò però non sembra placare lo scontro tra Francia e Italia che sta sfociando in un caso diplomatico, che a quanto pare mette a rischio l’incontro di vertice previsto venerdì tra Conte e Macron.

Adesso l’Italia si trova ad affrontare le accuse di Francia e Spagna, che definiscono il governo italiano cinico e irresponsabile. Sulla questione è intervenuto il presidente del Parlanto europeo, Antonio Tajani, che definisce la questione seria soprattutto per l’intera costruzione europea. Appoggio alla posizione assunta dal governo italiano arriva soltanto dal premier ungherese. 

Le dichiarazioni di Matteo Salvini

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini non si lascia intimidire dalle minacce europee, in particolare quelle di Spagna e Francia, e sui social ribatte che sarà pronto sempre a lavorare con tutti in modo sereno, ma avrà sempre un solo principio: #primagliitaliani. “Voglio lavorare con tutti, ma prima con gli italiani” ha dichiarato il Ministro dell’Interno. Inoltre, durante il programma di approfondimento Otto e mezzo, il ministro dichiara: “Il Paese più in torto con noi è la Francia che si era impegnata a prendere 9816 persone immigrate dall’Italia. Se n’è prese 640″.

Anche Luigi Di Maio non accetta le accuse francesi e spagnole, ricordando che loro i porti li hanno chiusi da tempo: “La Francia respinge quotidianamente i migranti a Ventimiglia e tutti ci ricordiamo cosa è successo qualche mese fa a Bardonecchia”, ha scritto sui social il vicepremir, dichiarandosi inoltre imbarazzato che proprio certi paesi vengano a fare la morale all’Italia.

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