Precisamente il 22 novembre 2021 Carlo Calenda, il leader di Azione, rilasciò una dura intervista nei confronti di Matteo Renzi: “Il centro di Renzi? Non me può fregare di meno, non faccio politica in questo modo. Renzi faccia quello che gli pare: vada in Arabia Saudita, faccia il centro con Toti e Brugnaro. Noi facciamo altro. Non ho nessuna intenzione di fare un partito con Renzi, non farò politica con Renzi perché quel modo di fare politica mi fa orrore“.
Ormai però quella intervista è invecchiata piuttosto male, dal momento che Calenda proprio in queste ore ha deciso di stringere un’alleanza insieme a Italia Viva facendo così nascere il Terzo Polo. Il leader di Azione ha dichiarato su Twitter che da oggi finalmente esiste un nuova alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra che, sempre secondo il suo parere, ha devastato questo paese e sfiduciato Mario Draghi.
Tra l’altro Calenda ha voluto commentare anche l’intervista rilasciata a LA7 a Myrta Merlino, rivelando che ai tempi ha attaccato duramente Matteo Renzi per essersi avvicinato al Movimento 5 Stelle, ammettendo di avere un’avversione molto forte per il partito fondato da Beppe Grillo.
Nello stesso momento è arrivato un messaggio anche di Matteo Renzi, rilasciato in questa circostanza su Facebook: “Abbiamo deciso di provarci. Il 25 settembre troverete sulla scheda elettorale anche questa possibilità: non accontentatevi dei meno peggio, mandate in Parlamento persone di qualità“.
Matteo Renzi poi ci tiene a sottolineare che il tutto viene lasciato nelle mani del leader di Azione: “Lascio volentieri che sia Carlo Calenda a guidare la campagna elettorale. Talvolta abbiamo discusso, lo sapete, ma i punti che ci uniscono sono molti di più di quelli che ci dividono. Chi ci crede deve fare di tutto per unire, non per dividere. E io ci credo”.
La reazione degli altri partiti
Intanto si parla, anche se al momento sembra impossibile trovare un accordo, di una possibile alleanza M5S e PD. Per il professore emerito di scienza politica nell’Università di Bologna Gianfranco Pasquino sarebbe l’unica possibilità per il Partito Democratico, il Movimento e la Sinistra italiana di non registrare una sconfitta sonora.
Al momento però non sembra esserci un interesse da parte di entrambi i partiti di fare un’alleanza. I maggiori dubbi vengono condivisi da Conte: “Non è pensabile che dopo il balletto Letta-Di Maio-Tabacci, Letta-Calenda, Letta-Fratoianni-Bonelli ci sia un balletto Letta-Conte. Il Movimento 5 stelle non fa balletti, è una forza politica seria“.