Bufera social per Salvini che riprende lo spot della Ringo. La Barilla: "Mai dato autorizzazione"

Matteo Salvini e la Lega usano un celebre spot della Ringo per la loro campagna contro l'immigrazione clandestina. Il popolo del web insorge e la stessa Barilla rilascia un comunicato. Vediamo come sono andati i fatti e cosa è successo.

Bufera social per Salvini che riprende lo spot della Ringo. La Barilla: "Mai dato autorizzazione"

Matteo Salvini, leader della Lega, continua a essere protagonista anche verso la fine del mese di agosto. Come sempre, scatena le critiche e le proteste del mondo dei social. Questa volta, la Lega ha usato una foto che richiama un noto spot creando malcontento, in generale. Vediamo cosa è successo nel dettaglio e cosa ha adirato così tanto il popolo della rete che sembra ormai stanco degli atteggiamenti di Salvini e del suo modo di fare.

Sicuramente la pubblicità dei Ringo dove due ragazzini, uno bianco e l’altro di colore, si battono il cinque, la ricordano tutti. Ebbene, la Lega ha deciso di riprendere quel celebre spot con l’immagine di Matteo Salvini che dà la mano a un ragazzo di colore per la lotta contro l’immigrazione clandestina. Ovviamente, come sempre accade quando si tratta di Salvini, sul web si scatenano le polemiche. 

Molti utenti si domandano se Barilla, proprietaria del marchio Pavesi che produce i biscotti, sia a conoscenza dell’utilizzo dell’immagine del prodotto da parte del leader della Lega. Per esempio, un utente, rivolgendosi direttamente alla Barilla, chiede se siano consapevoli di questo fatto e approvino la decisione in tal senso. 

Altri utenti, seguono la stessa linea, ma ce ne sono anche alcuni che decidono di boicottare il marchio non comprando più alcun prodotto dal momento che questo è il fine e loro non sono assolutamente favorevoli a questa campagna. Insomma, per Salvini anche la fine dell’estate si rivela difficoltosa. 

A calmare un po’ gli animi che si sono scatenati sul web per via dei commenti al vetriolo da parte di diversi utenti, ci pensa direttamente l’azienda della Barilla, contattata da Repubblica che, sulla vicenda, replica in questo modo a quanto successo: “Il Gruppo #Barilla conferma che non ha autorizzato e non autorizza l’utilizzo dei propri marchi – compreso il brand #Ringo – da parte di nessun movimento o gruppo politico”.

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