Di certo, la notizia era nell’aria, ma i numeri delle Regionali ne danno la conferma: Matteo Salvini è il nuovo leader del centro-destra. E’ stata la Lega Nord, infatti, a spostare gli equilibri delle elezioni regionali di ieri, e di fatto si è attestata al 15-20%, quando nelle Europee 2014 pareva un partito allo sfascio, con un misero 2% raccolto. Un risultato prevedibile, ma non con questi numeri, che hanno visto la Lega entrare di prepotenza anche nelle Regioni del Centro.
Eloquente, a tal proposito, è il risultato di Claudio Borghi, che in Toscana ha raccolto il 20% delle preferenze dietro all’inarrivabile Rossi (Pd, 48%) ma soprattutto davanti al candidato di Forza Italia Stefano Mugnai, che è stato doppiato dal candidato appoggiato dalla Lega, fermandosi al 9%. E’ la Toscana la regione simbolo dell’ascesa di Salvini: alle Europee dello scorso anno, qui la Lega aveva raccolto il 3%. In Liguria, la Lega ha fatto di più: è risultata determinante nell’inaspettata vittoria di Giovanni Toti, il candidato di Forza Italia sostenuto anche dal Carroccio, che ha contribuito con un pesante 20,3% dei voti. E chissà: se Salvini avesse corso anche in Campania, forse Caldoro avrebbe superato De Luca, risultato vincitore per pochi voti.
Anche nella ‘Umbria rossa‘ la Lega ha rischiato di far fare il colpaccio al candidato Claudio Ricci: qui le percentuali si attestano al 15%, mai così in alto in regione. Per non parlare del plebiscito di Luca Zaia in Veneto, che ha ricevuto oltre il 50% delle preferenze, e questo nonostante la cacciata di Tosi dalla Liga Veneta: per il sindaco di Verona solo l’11% delle preferenze, mentre la Moretti si ferma ad un deludente 27%, nonostante il grande supporto del premier Renzi. Tra i due Mattei, il vero vincitore di queste Regionali è Salvini.