Il presidente della Camera, Laura Boldrini, presente alla Festa del Lavoro di Mdp a Napoli, ha attaccato il ministro degli Esteri per aver arenato la battaglia per l’approvazione dello ius soli: “Il Paese si aspetta una legge sullo Ius soli, perchè è stato promesso. E non capisco Alfano che per non far vincere alla Lega le elezioni si arrende senza neanche combattere“.
La Boldrini non tollera che durante questa legislatura non venga approvato lo ius soli. La sua voce concitata era fremente durante l’intervento: ha affermato che è evidente come si sono tutti arresi a chi vuole escludere, è invece fondamentale provarci fino alla fine.
La Presidente auspica un capovolgimento della situazione, una sottrazione alla subalternità anche con il voto di gruppi che non sono in maggioranza: ha concluso dicendo che il Paese è più maturo di alcune forze politiche che si sono arenate senza un motivo tangibile e che vige una sorta di sudditanza a un pensiero avverso, a chi vuole escludere.
Il piano Minniti sulla Libia e sull’immigrazione sta generando consensi anche a destra: il ministro dell’Interno sentenzia che la legge sullo ius soli dovrebbe essere approvata perchè un conto sono gli sbarchi, gli irregolari, un altro gli immigrati che vivono da anni nel nostro Paese.
Lo ius soli non può cadere nell’oblio ed essere rimandato alla prossima legislatura ha dichiarato Maria Elena Boschi mentre il presidente del Senato, Pietro Grasso, da Napoli tuonava minaccioso: “Mi sembra che si punti più a valutazioni di ordine elettorale che non alla giustezza della legge. Abbiamo fatto una lotta per il codice antimafia e l’abbiamo vinta. Perché non possiamo farla anche in questa legislatura con lo Ius soli? Poi non sono un idealista, bisogna cercare i voti, prima mettere in sicurezza i conti, ma sono fiducioso che dopo la legge di bilancio ai possa approvare“.