Bocciata mozione si sfiducia contro il ministro Roberto Speranza

Il voto si è tenuto nella giornata del 28 aprile al Senato. La mozione era stata proposta da Fratelli d'Italia. Speranza ha ribadito in un suo intervento che il nemico è il virus. "Il Paese deve restare unito in un passaggio così delicato".

Bocciata mozione si sfiducia contro il ministro Roberto Speranza

Nella giornata del 28 aprile Fratelli d’Italia ha presentato una mozione di sfiducia contro il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che dall’opposizione è ritenuto non in grado di gestire l’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19. A votare no sono stati 206 senatori, a favore 29, astenuti in 2. Al Senato è stata anche respinta la mozione di sfiducia presentata da Gianluigi Paragone, di Italexit. Già in mattinata Speranza era intervenuto in Aula, affermando che al momento attuale il nemico rimane il virus. 

“Il Paese deve restare unito in un passaggio così delicato. Questo ci ha chiesto il presidente Mattarella quando ha proposto a tutti noi di sostenere il nuovo governo Draghi. Questo ho sempre ribadito in ogni mio intervento in Parlamento e questa rimarrà sempre la mia linea: unità, unità, unità!” – così ha detto Speranza parlando ai presenti in Aula. Per quanto riguarda la pandemia la linea del Governo rimane quella di prudenza, guardando però a possibili riaperture. 

Roberto Speranza: “Il piano pandemico aggiornato c’è”

Il Ministro durante la sua audizione in Senato, ha spiegato che il mancato aggiornamento del piano pandemico antinfluenzale è un tema che va affrontato seriamente. Speranza si augura però che tutto questo non cada nella mera polemica politica e si augura che la magistratura faccia il suo corso. “Io sono in carica da settembre 2019. Adesso il Piano pandemico aggiornato c’è” – così ha detto Speranza. 

Quella del piano pandemico è una questione che è stata sollevata anche da alcune trasmissioni televisive negli scorsi mesi: da quanto si apprende il piano non sarebbe stato aggiornato secondo le linee guide dettate dalle autorità sanitarie internazionali. Gli inquirenti stanno svolgendo ancora complesse indagini. 

“Quanto, invece, alle responsabilità politiche, non sono io a dovermi difendere. Come dicevo, ho giurato al Quirinale il 5 settembre del 2019 e posso dire, a testa alta, che adesso il Piano pandemico antinfluenzale aggiornato c’è, approvato all’unanimità in Conferenza Stato-Regioni. Quello che non è stato fatto in molti anni è stato invece realizzato in pochi mesi proprio durante il mio mandato. Quello approvato è un documento importante anche e soprattutto per l’impostazione fortemente operativa e la chiara definizione di compiti, ruoli e responsabilità” – così conclude il Minstro Speranza.

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