Berlusconi: "Il governo è nocivo" La sua parola d’ordine è ridare la parola agli italiani

Il Cavaliere sulla crisi di governo: "Va risolta con un governo di segno diverso oppure con le elezioni". Con la speranza che il suo partito ad personam salga di nuovo al governo

Berlusconi: "Il governo è nocivo" La sua parola d’ordine è ridare la parola agli italiani

C’è un fenomeno in politica che non deve essere sfuggito agli italiani: la convinzione dei partiti di poter risolvere i problemi dell’Italia come se ognuno di loro fosse dotato della bacchetta magica. Era successo con il governo gialloverde l’anno scorso e sta succedendo con il governo giallorosso di quest’anno. La storia è sempre la stessa: la destra accusa la sinistra di incapacità e la sinistra accusa la destra di incompetenza.

L’ultimo a lamentarsi è Silvio Berlusconi, che ha definito l’esecutivo di Conte come di un governo fallimentare e incapace di risolvere i problemi dell’Italia, auspicando un cambio di passo. Anzi, un cambio di casacca. Un governo formato dalla coalizione di centro-destra, ovvero Forza Italia, (il suo partito), Lega, (che l’anno scorso ci ha inimicati l’Europa) e Fratelli d’Italia.

Nonostante il tradimento di due senatrici berlusconiane che hanno votato la fiducia a Conte, il Cavaliere stronca sul nascere la possibilità che il suo partito possa appoggiare la maggioranza giallorossa, magari almeno fino a quando la pandemia non sarà superata, e, come hanno fatto anche Salvini e Meloni, vorrebbe ridare la parola agli italiani. 

Per il presidente di Forza Italia, infatti, l’Italia è governata da una maggioranza “raccogliticcia” che non potrà mai fronteggiare i problemi degli italiani. Un’instabilità che non ci si può permettere con la crisi pandemica che galoppa e l’economia al collasso. Anche se il suo partito-bisogna dirlo-non ha ancora fatto proposte fattibili per uscire da questa palude economica e sanitaria. 

Ciononostante, il Cavaliere vorrebbe risolvere il problema con un governo di segno diverso, cioè il suo, oppure con le elezioni, secondo ciò che il presidente della Repubblica riterrà più opportuno. O nuovo governo o elezioni subito. Con la promessa che lui, dispondendo della bacchetta magica, smetterà di fare leggi ad personam per occuparsi finalmente dell’Italia e degli italiani.

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