L’avvicinamento tra Berlusconi e Salvini si sta lentamente, e per molti incredibilmente, avverando. Il leader della Lega, Matteo Salvini, da Ponte di Legno lo dà ormai per scontato: “Il programma del centrodestra è pronto“. Stare dalla parte della Merkel o da quella della Le Pen non è importante, l’unica discussione ancora in atto è se accogliere in Sicilia Alfano e l’Ncd che Silvio riprenderebbe con sé, soluzione che non appassiona Matteo, che – il giorno di Ferragosto – avrebbe ribadito: “No ai poltronari“.
Dopo la telefonata di qualche giorno fa, tutto si è appianato tra i due politici che hanno smesso di punzecchiarsi a vicenda: Salvini inoltre ha difeso i suoi nuovi accordi con Silvio, smentendo quelli tra il Cav e Renzi.
Matteo Renzi, nell’osservare come stanno andando le cose, avrebbe affermato: “Rifiuto di crederci, errare è umano, perseverare sarebbe diabolico“. Renzi si chiede poi, con questa alleanza, chi governerà il centrodestra. Secondo Matteo Renzi, tendendo la mano a Berlusconi, Salvini lascia delusi quanti, nella sua squadra, vorrebbero il bagno di sangue, e continua dicendo che alla fine gli piace la proposta di Berlusconi “chi prende un voto in più decide“.
Salvini vorrebbe rinnovare il vecchio partito della Lega, trasformandolo in un nuovo partito nazionale che diverrebbe concorrente con Forza Italia, ma attende di capire con quale legge si andrà a votare. Ancora non è chiaro se con lista unica o meno. Le nuove proposte per le prossime elezione terranno senz’altro conto del trionfo del centrodestra alle Comunali, fatto che potrebbe far nascere nuove alleanze. Vanno tenuti sotto osservazione anche i risultati di Euromedia Research, pervenuti ad Arcore nei primi giorni di agosto, che smentirebbero ogni pensata, ossia che gli elettori non gradiscono affatto la lista unica.
Ai moderati, però, interessa soltanto vincere, perciò i sondaggi non hanno molto valore: i partiti di centrodestra sono propensi a fondersi insieme per ottenere un risultato capace di superare il 30%, superando il Pd, e i Cinquestelle. Renato Brunetta non fa che ripetere: “Il centrodestra unito è vincente secondo tutti gli istituti di ricerca“.
Anche Berlusconi pare se ne stia convincendo. Il “listone” con Salvini è diventato l’argomento principale delle sue telefonate in questi giorni di ferragosto. Lo frena soltanto il dover spartire i collegi e le candidature, ma il “listone” è anche l’unica possibilità rimasta al Cav per entrare in trattativa – sulla legge elettorale – con il Pd, a cui si chiede di lasciare il modello tedesco, proporzionale.