Berlusconi da Fazio: “Patto del Nazareno con Renzi? Non si ricuce”

Ospite a 'Che tempo che fa', Berlusconi parla del Patto del Nazareno: "Mi spiace, ma non si ricuce. Renzi è parole, io sono fatti". Sul M5S: "Disegno politico demenziale"

Berlusconi da Fazio: “Patto del Nazareno con Renzi? Non si ricuce”

Ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio, l’ex cavaliere Silvio Berlusconi non ha esitazioni per quel che riguarda il Patto del Nazareno, ormai irrimediabilmente rotto: “Mi spiace, ma è così. Non era un contratto con delle clausole, ma era un metodo nel quale ho sperato molto. Renzi è sempre stato molto gentile, non ho nulla di personale contro di lui. Ma siamo diversi, lui fa proclami, slogan, io miro a realizzare le cose, lui è un professionista della politica, io un imprenditore”, dice Berlusconi, ancora risentito dalla scelta di Mattarella come Presidente della Repubblica, sul quale Renzi ha deciso per conto suo senza interpellarci, abbiamo capito che lui mirava a cose che erano nel suo interesse, e non nell’interesse del Paese”.

Silvio Berlusconi, poi, entra maggiormente nel merito dell’operato di Matteo Renzi“Non è più un leader comunista, ma è uomo di sinistra e viene da una tradizione che non gli consente di realizzare l’equazione sullo sviluppo: meno tasse su imprese e lavoro creano più produzione. Ha fatto tante cose, che però non hanno influito sul benessere degli italiani, anzi le cose sono molto degradate. Oggi la prospettiva è al contrario una prospettiva di povertà, e questo e quello che mi fa sentire responsabilità di non abbandonare la sfida del 1994″.

Sul calo di Forza Italia“Non si può pensare che Forza Italia senza leader che va in televisione e per di più non candidabile possa resistere a Salvini che è in tv 6 ore alla settimana. Io sono stato confinato in casa mia a causa di qualcosa di cui è meglio non parlare oggi”. Per quanto riguarda il suo successore, Berlusconi afferma di star cercando qualcosa di più simile alle convenscion Usa rispetto alle solite primarie, “larghissimamente manipolabili”.

Infine, una chiusura sul Movimento 5 StelleI suoi non contano nulla in Parlamento. E’ una ferita nella democrazia ma non è più un pericolo, andrà verso il degrado. Se resta al 20%, aggiunge, il M5S non è pericoloso, ma lo sarebbe stato se Grillo fosse arrivato al 51%. Il disegno politico dei M5S è demenziale e non c’è possibilità che porti del bene. E anche Grillo ha capito il fallimento completo, e ha cercato di distaccarsi dalla sua creatura.

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