Berlusconi auspica una coalizione Onu per combattere l’Isis

Il leader di Forza Italia afferma che ci vuole una forte coalizione Onu per sconfiggere il jiadismo ed è impensabile non allearsi con Mosca. Essere prudenti è giusto, ma bisogna combattere il terrorismo

Berlusconi auspica una coalizione Onu per combattere l’Isis

Silivo Berlusconi ha pronunciato parole di preoccupazione per la situazione che si è presentata nel combattere l’Isis, e ha detto: “Basta prudenza. Occorre una coalizione Onu per combattere l’Isis, nemico mortale. Non vedo consapevolezza della gravità della situazione da parte di molti leader occidentali”.

Il leadere di Fi ha sottolineato anche il fatto che non possiamo illuderci che altri facciano le guerre per noi e sarà opportuno valutare le possibilità di ciascuno. Lo sfogo del leader di FI in un’intervista al Corriere della Sera è volto non alla condanna dell’attendismo del governo, in quanto la prudenza di Renzi nel combattere il regime di Assad in assenza di un’alternativa migliore è un atteggiamento saggio, ma la prudenza nel combattere lo Stato islamico è un’ambiguità che il popolo italiano non si può permettere.

Berlusconi auspica dunque una “grande alleanza” con Mosca per combattere il terrorismo jihadista, e sottolinea il fatto che la Russia è un alleato imprescindibile e non un nemico. Il leader di FI ribadisce anche una politica estera improntata alla collaborazione tra l’Europa, Washington e Mosca, come è stato con l’intesa di Pratica di Mare, che ha messo fine alla guerra fredda.

Pe quanto riguarda la politica interna, su Italicum e sul no di Forza Italia al prossimo referendum sulle riforme costituzionali, Berlusconi ha aggiunto che il ballottaggio Pd-M5S alle Politiche è uno scenario da incubo, e che lui voterebbe scheda bianca. Però Berlusconi ha anche assicurato che non permetteranno che questo avvenga.

Il leader ha ribadito che si opporrà in tutti i modi a una riforma ritagliata su misura per il Pd, che potrebbe consentire a chi abbia il consenso di un italiano su sei di sottomettere il Paese. Inoltre, le amministrative di Roma e a Milano potrebbe cambiare gli equilibri politici. I nomi lanciati da Berlusconi sono tre,  Meloni e Marchini e Sallusti.

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