Augurò a Laura Boldrini di essere stuprata dagli immigrati. Condannato sindaco leghista

Il sindaco di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli, dovrà pagare una multa da 20mila euro. Esulta la Boldrini: "Abbiamo vinto". L'avvocato difensore: "Ricorriamo in appello"

Augurò a Laura Boldrini di essere stuprata dagli immigrati. Condannato sindaco leghista

Il sindaco leghista di Pontivrea, Matteo Camiciottoli, è stato condannato a pagare 20 mila euro di multa a Laura Bolrdini per averle pubblicamente augurato di essere stuprata per farle tornare il sorriso“. Inoltre, il sindaco dovrà anche pagare 100 euro per ogni associazione che si è costituita parte civile.

La vicenda risale al settembre del 2017. Dopo alcuni stupri avvenuti a Rimini a opera di un gruppo di immigrati che aveva violentato prima una coppia di polacchi e poi un trans peruviano, il sindaco Leghista aveva pubblicato un post su Facebook dai toni pesantemente allusivi: “Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mette il sorriso“, aveva scritto Camiciottoli. Il primo cittadino incolpava Laura Boldrini di essere stata una delle artefici dell’accoglienza di massa che sta mettendo a repentaglio la sicurezza nel nostro Paese, generando violenze e abusi sulle donne. La sua frase, però, è stata giudicata lesiva e gli è costata una pena pecuniaria di 20 mila euro.

La condanna

L’accusa, in realtà, aveva chiesto otto mesi di carcere per diffamazione a mezzo stampa, ma il legale del primo cittadino ha ottenuto che la condanna fosse commutata in una multa. La legge, infatti, prevede che una pena detentiva possa essere sospesa e subordinata al pagamento di un risarcimento da assegnare alla parte lesa.

Alla notizia della sentenza, la Boldrini ha esultato, non tanto per il risarcimento, quanto piuttosto per avere ricevuto giustizia: “Dedico questa sentenza a mia figlia, perché abbia sempre fiducia nella giustizia. La dedico a tutte le figlie d’Italia, perché non abbassino mai la testa di fronte alla violenza“, ha dichiarato l’ex presidente della Camera.

Tuttavia, l’avvocato dell’uomo ha dichiarato di voler impugnare la sentenza davanti alla Corte di Appello, poiché, secondo lui, la frase incriminata riguardava solo la sfera politica. Camiciottoli, infatti, contestava la legittimità delle posizioni di Boldrini in tema di immigrazione, perché la riteneva a favore di un’immigrazione incontrollata. L’affermazione non era condivisa dalla deputata del Leu che in aula ha affermato il contrario e cioè di essere favorevole ad una regolamentazione dell’immigrazione.

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