Dall’Aula del Senato è arrivato il via libera al Decreto Vaccini con 172 voti a favore. Oltre alla maggioranza, favorevoli anche Forza Italia, Scelta civica-Ala, e Mdp, pur riconoscendo a ciascun senatore la piena libertà di “votare in dissenso contro il decreto“, ha affermato la capogruppo Cecilia Guerra.
Il decreto ha una breve data di scadenza, 6 agosto, e per questo motivo passa con urgenza all’esame della Camera, che dovrà approvarlo senza modifiche, così da evitare che il decreto torni ad essere discusso in Senato, mettendo a rischio la sua conversione in legge.
Le novità contenute nel decreto in approvazione
I vaccini obbligatori non sono più 12, ma 10 e sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti-Haemophilus influenzale tipo b. Rimangono obbligatori fino al 2020: l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-varicella. Il nuovo decreto prevede che 4 vaccinazioni, gratuite come prevede il Piano nazionale, dovranno essere fortemente consigliate dalle Asl e sono i vaccini contro: il meningococco C e B, obbligatori fino ad oggi, il rotavirus, e lo pneumococco.
Sono state diminuite anche le sanzioni amministrative: l’importo oscillerà dal minimo di 100 al massimo di 500 euro. Prima del Decreto Vaccini, la multa partiva dai 500 e poteva arrivare ai 7.500 euro. Cancellato il rischio di perdere la patria podestà.
È stato inoltre confermato il monitoraggio delle attività del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l’anagrafe vaccinale per integrare gli obbiettivi dell’unità di crisi al fine di “renderli funzionali alle esigenze di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di prevenzione delle malattie infettive nonché di regia rispetto alle azioni da adottare in condizioni di rischio o allarme“.
Approvato dal Senato l’emendamento richiesto dalla relatrice Manassero: un soggetto già immunizzato potrà comunque adempiere all’obbligo vaccinale con i vaccini in formulazione monocomponente o combinata se assente l’antigene per la malattia per cui è già coperto.
Le vaccinazioni potranno essere prenotate mediante il Cup, Centro unificato di prenotazione, e nelle farmacie convenzionate e aperte al pubblico.
La norma prevede il tutto “in via sperimentale e al fine di agevolare gli adempimenti vaccinali relativi all’anno scolastico 2017/2018“. Gli operatori scolastici, socio sanitari e sanitari, potranno presentare una autocertificazione che attesti la copertura vaccinale.