Alitalia, Air France detta le condizioni

Dopo l’approvazione dell’aumento di capitale per scongiurare il fallimento di Alitalia, Air France detta le sue condizioni. Lupi: “L'Italia non faccia la Cenerentola”

Alitalia, Air France detta le condizioni

Approvato l’aumento di capitale e scongiurato il pericolo che gli aerei restino a terra per mancanza di carburante, si attende ora l’assemblea di domani per sapere se anche i francesi parteciperanno alla ricapitalizzazione di Alitalia. Infatti, dopo l’approvazione del piano d’urgenza da 500 milioni di euro (300 milioni di aumento di capitale e 200 milioni di nuovi finanziamenti bancari) di venerdì, Air France-Klm aveva precisato che questo non avrebbe comportato automaticamente la partecipazione alla ricapitalizzazione.

Secondo le indiscrezioni l’obiettivo di Air France-Klm è far sì che Alitalia rinunci all’apertura di nuovi collegamenti a medio-lungo raggio e a comprare altri aerei. Solo in questo caso il manager francese Alexandre De Juniac sarebbe disposto a contribuire all’aumento di capitale.

L’operazione consentirà anche l’intervento di Poste Italiane che dovrà assicurare la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell’aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati, mentre Intesa Sanpaolo e Unicredit dovranno garantire la sottoscrizione di massimi 100 milioni dell’eventuale ulteriore inoptato.
Tutto dipenderà quindi dall’assemblea di lunedì anche se il voto del cda, che ha scongiurato il rischio immediato di default del vettore italiano, assicurando la liquidità necessaria alla compagnia che altrimenti rischiava di dover lasciare a terra gli aerei già in questo fine settimana, ha lasciato soddisfatto il presidente Roberto Colaninno: “Il presidente dell’aviolinea – si legge nel comunicato finale – ha manifestato la sua soddisfazione per la disponibilità espressa di un congruo numero di azionisti a partecipare all’aumento di capitale in aggiunta a 1,7 miliardi di euro già versati nelle precedenti capitalizzazioni”.

Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi tra Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi sull’ingresso di Poste in Alitalia, il titolare dei Trasporti è tornato sull’argomento affermando che “l’Italia non può fare la Cenerentola, è un pilastro fondamentale di questa alleanza”. Lupi ha spiegato che se Roma non sarà alla pari di Parigi e Amsterdam “noi lavoreremo per il compito che il Governo ha di individuare altre alleanze internazionali”. Lo Stato Italiano “non ha messo soldi, neanche un euro dei soldi dei cittadini” per il salvataggio dell’Alitalia e “non ridurrà di un euro i debiti che i privati hanno creato”, ha detto Lupi in un’intervista a Maria Latella su Sky Tg 24. “Mi auguro che Air France ora sottoscriva l’aumento di capitale”, altrimenti verrà meno ogni vincolo alla ricerca di nuovi partner.

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