Un’altra nave si avvicina a Lampedusa nonostante il divieto espresso dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. L’imbarcazione si chiama Alan Kurdi, appartiene alla ONG Sea Eye, e porta con sé 40 migranti che provengono dalla Libia.
Al momento, la nave si trova ad una distanza di 20 miglia dall’isola di Lampedusa, ma Matteo Salvini ha vietato l’avvicinamento con un emendamento firmato mercoledì, per non far entrare nessuna nave umanitaria nelle acque italiane. Proprio per questo motivo, la Guardia di Finanza ha già notificato alla Alan Kurdi e sono già all’opera i militari sull’imbarcazione in arrivo.
Alan Kurdi, ONG: a bordo un bimbo con ferita da arma da fuoco
La condizione dei migranti a bordo della nave ONG non è proprio il massimo, anzi sembra abbastanza critica in quanto c’è un bambino di 3 anni che presenta una ferita sulla spalla lunga 10 centimetri derivante molto probabilmente da un’arma da fuoco. A dare la notizia, il capitano Barbara Held: a bordo ci sono 3 bambini in totale, e due donne (di cui una incinta).
Le parole del capitano riportano che: “Stiamo andando a Lampedusa e spero che troveremo un porto sicuro che definitivamente non è in Libia. La gente soccorsa ci ha detto che prima di tornare in Libia preferirebbero affogare in mare. Non lasceremo che ciò accada”.
Prontamente, ha risposto Matteo Salvini che ha affermato come ciò sia solo una provocazione. Riporta che stanno raccogliendo elementi, e che a breve dimostreranno come non devono prendere lezioni da nessuno. Inoltre, ha spiegato che appena la nave arriva nel porto, verrà sequestrata: “Stiamo giocando a rubamazzo? Basta, mi sono rotto le palle. Le navi saranno requisite e saliremo a bordo”. Salvini, inoltre, fa sapere che dalla Germania è arrivata una mail che dice che se la nave sarà accettata nel porto, poi i tedeschi si prenderanno i migranti.