Accantonato il Ddl Zan, l’Italia resta omotransfobica

Il Senato ha votato a favore di una richiesta presentata da Lega e Fratelli di Italia accantonando quindi il disegno di legge Zan con 154 favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti.

Accantonato il Ddl Zan, l’Italia resta omotransfobica

Il Senato discutendo il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia ha votato a favore della richiesta presentata dalla Lega e da Fratelli d’Italia accantonando quindi il voto sulla legge  il cui iter è stato bloccato attraverso un procedimento parlamentare noto come “non passaggio all’esame degli articoli” previsto dall’Articolo 96 del regolamento del Senato.

Il ddl Zan, approvato alla Camera il 4 Novembre 2020, si riallacciava alla Legge Mancino che contrasta i reati di razzismo e prevede il carcere da uno ai quattro anni per chi istiga alla violenza omofobica.

La votazione ieri, 27 Ottobre 2021, è stata accolta da un lungo applauso dai senatori che avevano votato a favore, segno di un’altra occasione persa verso l’evoluzione, di fatti, l’Italia continua a essere un paese omotransfobico nonostante invece la maggior parte dei Paesi membri dell’Unione Europea abbiano una legislazione che estende i crimini d’odio in modo specifico all’omotransfobia.

In 11 ordinamenti degli Stati Membri non solo vengono punite le discriminazioni legate all’orientamento sessuale, ma anche quelle sull’identità di genere delle persone e se consideriamo tutti i Paesi del Consiglio d’Europa,, passiamo da 11 a 20.

Il Senato invece ha affossato il Ddl Zan che era una legge di civiltà minima, è un affondo più generale ai diritti, colpiti e affondati.

Nei tanti interventi che si sono susseguiti in mattinata sono state ribadite con insistenza le reciproche posizioni con uno scroscio di applausi di chi, in Parlamento, dovrebbe invece garantire che ogni persona posso avere i propri diritti garantiti, tutelati e rispettati, e invece si applaude quando vengono affossati.

Ogni persona appartenente alla comunità LGBTQ discriminata, picchiata e uccisa non potrà avere giustizia, i disabili vedranno i propri fondi tagliati e le donne non potranno raggiungere il riscatto tanto auspicato e desiderato.

Affossata la legge che ci avrebbe resi degni, persone e non semplici individui, esseri umani, la legge che avrebbe protetto, custodito e garantito la libertà di essere semplicemente noi stessi.

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