A Gaza "non è eccidio": le dimissioni del presidente dell’Anpi

Roberto Cenati ha presentato le sue dimissioni irrevocabili a causa di disaccordi sull'uso del termine da parte dell'associazione per descrivere le operazioni di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza.

A Gaza "non è eccidio": le dimissioni del presidente dell’Anpi

Roberto Cenati, storico presidente dell’Anpi di Milano, ha annunciato le sue dimissioni dopo un lungo periodo di dedizione all’associazione, iniziato nel 2011. La decisione, che ha colto di sorpresa l’opinione pubblica e i membri dell’associazione, è stata presa in seguito a disaccordi sull’utilizzo del termine per descrivere le azioni militari di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza.

Cenati, 71 anni, milanese, è stato una figura di spicco nella promozione di valori quali il rispetto e la tolleranza attraverso il suo lavoro con l’Anpi, un’associazione a cui è stato fedelmente legato dal 1997. La sua presa di posizione emerge in un contesto estremamente delicato, caratterizzato da una tensione crescente nella regione mediorientale.

Durante una conversazione telefonica con l’Ansa, Cenati ha espresso la sua preoccupazione per le pesanti conseguenze delle operazioni israeliane, che hanno causato il decesso di numerose persone, tra cui donne e bambini. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di usare il termine con cautela, poiché si riferisce a “uno sterminio programmato scientificamente di una popolazione“, una definizione che, secondo Cenati, non si applica alla situazione attuale, data l’assenza di una sentenza definitiva da parte del Tribunale internazionale dell’Aja.

La comunità ebraica di Milano ha già espresso il suo apprezzamento per l’impegno di Cenati, annunciando di volerlo onorare con un’attestazione di solidarietà per il suo lavoro. Inoltre, il consigliere comunale Daniele Nahum ha proposto di candidare Cenati per il prestigioso riconoscimento dell’Ambrogino d’Oro, un segno tangibile del valore riconosciuto alla sua dedizione per la città di Milano.

Nonostante le dimissioni, Cenati non ha abbandonato la speranza di una soluzione pacifica. Ha ribadito la necessità di un “immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi“, sostenendo la visione di una coesistenza basata sulla proposta dei “due popoli e due Stati“. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per le intenzioni di Hamas, che descrive come mirate alla “destabilizzazione di Israele e all’eliminazione degli ebrei“.

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