Vivo per miracolo, 12enne sepolto da una valanga e salvato da un cane: “È stato molto fortunato” (2 / 2)

Miracolo della valanga di La Plagne: testimoniano i soccorritori

Mercoledì 26 dicembre, nel primo pomeriggio, un ragazzo di 12 anni è stato spazzato via da un’enorme valanga sulla parete ovest del Bellecôte a La Plagne. Era insieme ad un gruppo di 7 sciatori, il ragazzino è stato trovato vivo e incolume, senza nemmeno la frattura della gamba originariamente temuta. “È un miracolo. Oltre i quindici minuti trascorsi sotto la neve, le probabilità di sopravvivenza sono del 10%. È stato molto fortunato“, ha dichiarato Luc Nicino, direttore di pista.

 

Il ragazzino era in compagnia di sei parenti quando è stato spazzato via, verso le 13:55, da una grande valanga lunga fino a 800 metri e con più di 4 metri di profondità che è stata innescata “al suo livello” a 3000 metri di altitudine. È stato estratto dai soccorritori di montagna Peloton (PGHM) di Courchevel alle 14:53 dopo che un cane della loro squadra aveva annusato il luogo. Su Twitter, il ministro degli Interni Christophe Castaner si è congratulato con “Gétro e il suo “aiutante” Raphaël Chovin”, che insieme hanno individuato il bambino. “È stato trascinato per diverse centinaia di metri senza essere schiacciato dalla forza del manto nevoso.

 

Inoltre non ha inalato la neve”, ha affermato il comandante della PGHM de Savoie Patrice Ribes, chiedendo cautela in presenza di condizioni molto disomogenee del manto nevoso sopra i 2500 metri.

“E’ stato fortunato ad essere rimasto in superficie. Quando è stato trovato, si trovava sotto una quarantina di centimetri di neve. Lo spessore della valanga lo ha smorzato in questa zona rocciosa. La neve lo ha salvato “, ha riferito Nicolino. Il piccolo sciatore, posto sotto osservazione presso l’Ospedale universitario di Grenoble, ha anche evitato l’asfissia grazie alla “cattiva qualità” della neve la cui “mancanza di coesione” ha permesso la buona circolazione dell’aria, secondo il rilievo.