Violenza ostetrica: dei veri e propri abusi in sala parto che hanno coinvolto un milione di mamme! (2 / 2)

Secondo delle interviste, il 21 % delle mamme ha dichiarato si sentirsi vittima di violenze ostetriche, il 33 % ha considerato inadeguata l’assistenza ricevuta durante le fasi del parto, il 34,5 % ha denunciato di aver avuto poco rispetto e privacy o di poca fiducia nel personale sanitario. La maggior parte delle donne che ha vissuto questi abusi, ha scelto di partorire per una seconda volta in strutture diverse rispetto al primo parto. La psichiatra e psicoterapeuta fondatrice della Associazione CiaoLapo Onlus, ha spiegato:

“Stando alla ricerca Doxa, si stima che ci siano circa 1 milione di mamme italiane, con figli 0?14 anni, che avrebbero vissuto un’esperienza di violenza ostetrica durante il parto o il travaglio, momenti delicati e complessi in cui l’assistenza medico sanitaria ha un ruolo fondamentale per il benessere sia della neomamma che del nascituro”.

Al Centro Italia e al Sud, sono stati rilevati più casi ed inoltre la percentuale dei casi di violenza ostetrica è molto bassa

quando viene chiesto alla paziente di firmare il consenso prima di intraprendere qualsiasi procedura. Nei casi di emergenza invece, come il cesareo ed altre procedure, sono stati constatati maggiori casi di maltrattamenti. I maggiori casi di violenza ostetrica sono stati episodi in cui le donne sono state sdraiate sulla schiena con le gambe sulle staffe, l’imposizione di pratiche mediche senza la richiesta di consenso come l’episotomia, la mancanza di un’efficace anestesia durante il cesareo e l’incisione chirurgica del perineo per semplificare il parto.