Una scultura conosciuta da pochi: ecco il segreto che si cela nel suo ventre (2 / 2)

Ci sono delle grotte impenetrabili e dei cunicoli che percorrono l’interno del corpo del colosso.

A questa scultura è legato un verso ironico:”Giambologna fece l’Appennino, ma si pentì d’averlo fatto a Pratolino”.

 

La statua ha preso il nome dell’omonima catena montuosa in cui si trova, ovvero l’Appennino. Il verdetto sta ad indicare proprio la scarsa visibilità di questa scultura soltanto per la posizione poco nota.

 

Probabilmente, se fosse stata scolpita nel cuore di Firenze avrebbe avuto una fama mondiale.

 

La statua è stata costruita nella Villa di Pratolino, anche conosciuta come Villa Demidoff, che è il nome della famiglia industriale russa che l’ha acquistata nel 1872.

 

Se siete curiosi di vedere la scultura e visitare la Villa Pratolini potete recarvi il Venerdì il Sabato e la Domenica dalle 10.00 alle 19.00 fino al 31 Ottobre.

 

I giorni di chiusura e apertura però possono variare, quindi vi consiglio caldamente di assicurarvi di trovare aperto. Inoltre, il parco non è accessibile durante la settimana, quindi sappiate che avrete una fila di un’ora per i biglietti, e un’altra fila di un’ora per l’ingresso.

 

All’interno del parco potrete vedere degli enormi alberi secolari delle statue coperte da licheni e dei muschi che danno un aspetto magico a questo splendore nel centro Italia.

 

Se vi addentrate in questa enorme villa, penserete sicuramente di star sognando e di esservi ritrovati in un’altra realtà.

Ora sta a voi soppesare i pro e i contro per vivere quest’esperienza… che dite, ne vale la pena? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!