Un ragazzino americano ha denunciato con un video i bulli che lo perseguitavano: ecco chi ha preso le sue difese (2 / 2)

Ma un bambino non può essere in grado di reggere una simile situazione di stress, per questa ragione Kimberly, la madre di Keaton, ha deciso di fare parlare suo figlio e rendere pubblici i suoi racconti.

Il video è stato diffuso inizialmente dagli altri componenti della famiglia su Twitter e altri social network, poi è decollato spontaneamente ed ha invaso le bacheche Facebook di mezzo mondo, oltre che i telegiornali.

Il video è stato visualizzato ben 18 milioni di volte e l’hashtag #standwithkeaton si è cominciato a leggere ovunque! Nel giro di una settimana è finito all’attenzione di molti personaggi dello spettacolo e dello sport, sia in America che oltreoceano.

Keaton ha ricevuto un’incredibile ondata di sostegno dalla rete e la sua causa ha perfino raccolto quasi 30mila dollari attraverso un sito di crowdfunding, che verranno spesi dalla sua famiglia per farlo studiare in futuro.

“Sappiamo tutti come ci si sente a fare parte di qualcosa ma solo pochi sanno come ci si sente a non fare parte di nulla” sono le parole della madre che accompagnano il video in diversi post da lei pubblicati. Ma per fortuna si sono dimostrate numerose le persone che sembrano aver recepito il messaggio.

Tra i volti noti che hanno appoggiato la causa di Keaton e sua mamma ci sono campioni sportivi, cantanti quali Snoop Dogg e Justin Bieber (che da bambino è stato anch’egli vittima di bullismo), nomi di Hollywood come Chris Evans e Mark Ruffalo (che lo hanno già invitato alle prime dei loro prossimi lavori) ed il Presidente Donald Trump, che lo ha mostrato a suo figlio e ne ha discusso con lui.

“L’amore è l’unico modo per combattere l’odio” è il messaggio recapitato a Keaton che lo ha più colpito ed aiutato.