Un milione di bambini meditano per un mondo migliore (1 / 2)

Un milione di bambini meditano per un mondo migliore

Nel mondo occidentale le persone che meditano sono una minoranza. In Europa è molto più normale pregare. Un’azione simile ma con scopi diversi. Ad ogni modo, proprio come le persone che pregano lo fanno in modo diverso tra di loro, lo stesso vale per la meditazione: non c’è una procedura standard da seguire. È un fatto soggettivo.

Ad accomunare tutti, però, è l’obiettivo: elevarsi. Raggiungere una versione più elevata di se stessi. Evolversi. C’è chi è convinto che la meditazione sia la chiave per la felicità, oltre che un mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Chi medita produce energia positiva. Ecco perché al giorno d’oggi, in un Occidente sempre più frenetico, si medita maggiormente rispetto al passato e ci si avvicina a questa praticamente tipicamente orientale.

Molti di noi vogliono eliminare la negatività da torno. Quando si medita si raggiunge un luogo dove è tutto spirituale. Non c’è nulla di materiale. Chi medita cerca di diventare una persona migliore, di essere in pace con se stesso e con gli altri e anche di avere un impatto positivo sul resto del mondo.

 

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