Umilia sopravvissuta a femminicidio: procedimento disciplinare per Bruno Vespa (1 / 2)

Umilia sopravvissuta a femminicidio: procedimento disciplinare per Bruno Vespa

Tutti sbagliano. Perfino quelli che per molti sono i “mostri sacri” della TV. Da ieri si fa un gran parlare dell’intervista a Lucia Panigalli a Bruno Vespa. Il secondo non ha bisogno di presentazioni. La prima, per chi non conoscesse la sua vicenda, è una donna sopravvissuta al tentativo di omicidio da parte dell’ex compagno nel 2010. Il conduttore di “Porta a Porta” da quasi 48 ore è sotto attacco proprio per il suo confronto televisivo con la donna.

Il motivo? Alcune frasi che, secondo molti commentatori esperti e meno esperti, poteva tranquillamente risparmiarsi. In particolare due hanno fatto infuriare i telespettatori di Rai Uno (e chi ha visto il filmato sul web il giorno seguente): “Lucia è stata fortunata, perché è sopravvissuta” e “Se avesse voluto ucciderla l’avrebbe fatto”. La notizia è che non solo le femministe si sono indignate. Considerando la situazione della Panigalli è facile capire perché.

La donna, infatti, da diversi anni vive sotto scorta dopo il tentato omicidio da parte del suo ex. L’uomo è uscito da poco dal carcere e abita a pochi chilometri di distanza dalla donna. Che, chiaramente, ha ancora paura. Abbiamo letto troppe storie dal finale uguale, di uomini gelosi che hanno tentato più volte l’omicidio e alla fine ci sono riusciti.