Ubriaco tampona auto e fugge. Poi torna e picchia un carabiniere (2 / 2)

La decisione dei carabinieri è ferma e in linea con le regole del codice della strada: all’uomo va ritirata la patente. Uno dei due militari chiede all’uomo di consegnare il documento ma lui reagisce sferrando un pugno al collo del carabiniere. La reazione degli uomini in divisa all’aggressione fisica è immediata: lo immobilizzano e lo portano in caserma. Nonostante ciò, il comportamento folle dell’uomo non si arresta.

Una volta rinchiuso in una stanza, il 45enne urla insulti in abbondanza contro gli uomini in divisa, prende a calci e pugni tutto quello che gli si para davanti, distruggendo alcuni suppellettili. Il verdetto finale è pesante: arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, guida in stato d’ebbrezza e danneggiamento. A stretto giro verrà sentito dai giudici e verrà punito per le sue azioni.

Come se non bastasse, nei guai con  la legge finirà – seppur con accuse meno gravi – anche la sua compagna. La donna in qualche modo viene a sapere che il suo convivente era stato arrestato e si precipita alla caserma di Quistello. Inizia a bussare con insistenza il campanello ma uno dei carabinieri gli risponde che bisognava attendere la fine dell’espletamento pratiche burocratiche prima di vederlo. La donna, a sua volta, dà in escandescenza e prende a calci il cancelletto della caserma. Per lei scatta immediatamente la denuncia per danneggiamento.