Ubriaco e contromano a bordo di un Pandino: per fermarlo ci son volute due pattuglie (2 / 2)

 Fortunatamente in quest’occasione i militari hanno preso la saggia decisione di trasportarlo in ospedale per comprovarne lo stato di ubriachezza. L’uomo infatti avrebbe potuto anche passarla liscia. Ci sarebbe infatti un precedente: nel giugno 2014, un uomo di 61 anni di Fara Vicentino era alla guida della sua auto a Saracedo quando una pattuglia della polizia lo fermò sospettando che avesse bevuto qualche bicchiere di troppo.

Come previsto dalla norma, dopo aver chiesto le generalità, gli agenti lo hanno invitato a fare l’alcoltest. 

 

Tuttavia, come nel caso avvenuto sabato scorso, l’uomo nonostante diversi tentativi non è riuscito ad ultimare il test.
Il 61enne, secondo quanto descritto nei verbali, non riusciva a soffiare nel beccuccio.  L’uomo fu segnalato alla procura e gli fu ritirata la patente. Il pm incaricato del caso chiese e ottenne persino, senza carcere ma con una multa salatissima da circa 15.500 euro.

Il 61enne, però, rappresentato dall’avvocato Michele Vettore, decise di impugnare la multa, presentandosi in Aula per farsi processare. E il giudice in quel caso gli diede anche ragione!  

Non ha potuto che assolverlo in quanto l’accusa della procura si basava su un presunto rifiuto dell’uomo di sottoporsi all’alcoltest. Ma l’automobilista non si era mai rifiutato di effettuarlo. Era semplicemente troppo ubriaco per riuscire a soffiare sull’apparecchio. E così la multa e ogni procedimento nei suoi confronti sono stati estinti.

Nella sentenza si legge che gli agenti avrebbero dovuto portarlo in ospedale per fare una analisi del sangue. E così il giudice ha dovuto per forza di cose scagionarlo in quanto “il fatto non sussiste”.