Trony, Euronics, Mediaworld: la crisi è tutta colpa del commercio online (1 / 2)

Trony, Euronics, Mediaworld: la crisi è tutta colpa del commercio online

Da un po’ di tempo, la distribuzione di elettronica da consumo sta subendo una forte crisi economica. I negozi come Euronic, Mediaworld e Trony stanno subendo dei tagli a causa delle vendite online. Proprio quest’ultimo ha chiuso 43 negozi per il fallimento di un suo socio.

 

L’imminente chiusura dei punti vendita Trony, presente in Italia dal 1972, fa capire che stanno vivendo davvero un momento difficile.

 

Il marchio GRE è composto da più società, tutte italiane, che hanno più di 200 punti vendita distribuiti su tutto il territorio italiano con oltre 3 mila dipendenti e con un giro d’affari complessivo di oltre un miliardo di euro. La situazione drammatica ha coinvolto DPS Group e i suoi punti vendita.

 

Il commercio online come quello di Amazon, non favorisce queste catene di negozi. Inoltre il colosso Amazon usa delle strategie di vendita come le promozioni, l’azzeramento dell’ Iva al 22% sugli acquisti e vendite sottocosto.

 

Il negozio tradizionale è a rischio chiusura nei centri delle città e le piattaforme di commercio come Amazon, ePrice, eBay, Yeppon, Pixmania e Monclick (del gruppo Unieuro) stanno raddoppiando il loro giro d’affari di anno in anno applicando degli sconti su tutti i prodotti elettronici come i frigoriferi, le lavatrici, i televisori, i computer, le stampanti, le cappe e così via.

 

Verso i primi di Gennaio, Unieuro ha lanciato un volantino con un’offerta commerciale imperdibile.