Tre pugliesi issano il tricolore a Fiume per provocazione (1 / 2)

Tre pugliesi issano il tricolore a Fiume per provocazione

Certe questioni politiche probabilmente non si risolveranno mai con un epilogo che mette d’accordo tutti. Tra queste c’è indubbiamente quella relativa a Fiume, città un tempo italiana e ora croata. 100 anni fa D’Annunzio guidava un fronte politico nazionalista che aveva uno scopo molto preciso: unire Fiume al giovane Regno d’Italia. Il 12 settembre del 1919 l’impresa avvenne.

Da allora sono successe tante cose: l’Italia, chiaramente, non è più un regno: poco meno di 40 anni dopo i fatti di Fiume il popolo sovrano decise che la Repubblica dovesse essere la forma di Stato per l’Italia. Il Regno di Jugoslavia, così come la Jugoslavia stessa, non esistono più: esiste una nazione chiamata Croazia, di cui oggi fa parte Fiume.

Sono cambiate tante cose ma alcuni cittadini italiani che nel 1919 non erano nemmeno nati si sono sentiti comunque in dovere di replicare le gesta di Gabriele D’Annunzio. Pochi giorni fa era comparsa sul web una foto di tre persone dal volto coperto da un cerchio nero che issano il tricolore italiano sul castello di Tersatto in Croazia. Proprio come fece il poeta 100 anni fa.

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