Torino, Stefano sgozzato in pieno centro, è caccia al killer. “Un nordafricano folle e pericoloso” (2 / 2)

Il killer sarebbe “affetto da follia a intermittenza”, spiegano gli investigatori. È per questo che, nonostante siano in corso le indagini sul motivo che ha spinto il nordafricano a uccidere un passante, potrebbe non essercene uno. Sarebbe un gesto folle di una persona con problemi mentali, che probabilmente quella mattina ha deciso di uccidere con una coltellata la prima persona che gli passava davanti.

L’autopsia effettuata ieri ha confermato che Stefano è stato colto alla sprovvista: non ci sono segni di difesa sul suo corpo. Vuol dire che la coltellata, con un oggetto molto affilato, è arrivata all’improvviso. Probabilmente il ragazzo non si era nemmeno accorto della presenza del suo assassino. Una morte oggettivamente assurda, di un 30enne come tanti che si guadagnava da vivere facendo il commesso.

I carabinieri escludono che si possa trattare di una rapina. Impossibile stabilire se Stefano sia stato colpito alle spalle o di fronte. Gli investigatori, però, affermano che probabilmente l’assassino abbia guardato negli occhi la vittima, prima di colpirla con il fendente mortale. Al momento l’uomo è ancora in fuga. I carabinieri stanno lavorando per rintracciarlo, controllando le telecamere di sorveglianza dei mezzi pubblici e quelle installate nelle strade per la pubblica sicurezza.