Torino, Stefano sgozzato in pieno centro, è caccia al killer. “Un nordafricano folle e pericoloso” (1 / 2)

Torino, Stefano sgozzato in pieno centro, è caccia al killer. “Un nordafricano folle e pericoloso”

Nei giorni scorsi nel nostro paese si è parlato molto di un omicidio avvenuto in pieno giorno e in pieno centro a Torino. La vittima si chiamava Stefano Leo, aveva 33 anni e lavorava come commesso in un negozio del capoluogo piemontese. Come ogni mattina stava raggiungendo a piedi il suo posto di lavoro, camminando sul viale di Lungo Po Machiavelli, quando uno sconosciuto l’ha colpito con una coltellata.

Il fendente è stato incredibilmente preciso, oltre che letale: Leo è stato colto alla sprovvista ed è morto dissanguato pochi minuti dopo. Una morte dolorosa: qualcuno l’ha visto chiedere aiuto ai passanti, ma quando è arrivata l’ambulanza per lui non c’era più nulla da fare. Per giorni ci si è domandati il perché di un omicidio così brutale alla luce del sole in una via centralissima di Torino.

Il movente non è ancora chiaro, mentre c’è già un identikit – seppur sommario – dell’omicida. Al momento si parla di “un uomo tra i 30 e i 35 anni”, quindi un coetaneo di Stefano Leo, di origine nordafricana. “Ha i capelli rasati ai lati e una coda di capelli ricci raccolti sulla nuca”, questa la prima descrizione degli inquirenti. Massima allerta a Torino: l’uomo è stato descritto come uno squilibrato mentale.

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