Purtroppo per lei le conseguenze sono state effettivamente gravi: da otto anni la donna è quasi del tutto disabile. È costretta a letto e ha bisogno di aiuto per molte delle più basilari attività quotidiane. “Mi ha rovinato la vita. Di fatto una vita non ce l’ho più. Sono disabile in maniera permanente. Delle persone mi vengono ad assistere tre volte al giorno, mi aiutano a svestirmi”.
“A volte mi sento così male da non potermi nemmeno spostare in bagno per lavarmi – continua la donna – e quindi mi lavano nella camera da letto. Altre volte non riesco a stare in piedi. Se me l’avessero diagnosticata prima non sarei nelle condizioni attuali: ho paralisi allo stomaco, all’intestino e alla vescica. Sono devastata. Direi che arrabbiata non è l’aggettivo giusto”.
Ad ogni modo, ci sono dei dettagli poco chiari nella vicenda. Metro scrive che i medici negli USA sostengono che la donna sia stata infettata almeno tre volte: una volta in un viaggio in Grecia, la seconda negli Stati Uniti e la terza nel suo giardino a Swindon. Dal canto suo, la donna ha spiegato che ci sarebbe un trattamento con cellule staminali che potrebbe farla stare molto meglio ma anche che il servizio sanitario del suo paese non copre questo tipo di spese, motivo per il quale ha avviato una raccolta fondi.