Terremoto Roma: trema la Capitale. Tante chiamate ai Vigili del Fuoco, paura e panico tra la gente (2 / 2)

La terra continua a tremare anche in Sicilia nelle zone etnee, nella notte sono state avvertite numerose scosse in provincia di Catania. Quelle più forti di magnitudo 2.9 sono state registrate, secondo i rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 00.36. Il loro epicentro era vicino ad Adrano ed è stato individuato ad una profondità di 6 km mentre la seconda si è verificata alle 4:12 a 12 km da Ragalna con profondità di un chilometro.

 

Sappiamo già che l’Italia è un Paese sismico ma è tristemente noto il fatto che in molte zone della Penisola, l’edilizia non abbia minimamente tenuto conto di questo aspetto e di fronte a terremoti di magnitudo poco elevato si assiste sempre a crolli e si rischia costantemente il disastro. In questo periodo la zona catanese è tra le zone più attive, l’attività sismica che sta colpendo la Sicilia è collegata a quella vulcanica dell’Etna. Questa notte però non sono stati solo i cittadini siciliani ma anche quelli della Capitale che hanno avvertito distintamente la scossa di 3.2 gradi della scala Richter, è avvenuta con epicentro a Gallicano nel Lazio.

Si è trattato di una scossa piuttosto breve, ma molto intensa che ha scatenato la paura e il panico tra la gente.

La scossa è avvenuta alle 00.52 ma dopo quell’evento, l’attività sismica in Italia non si è fermata e sono state rilevate altre tre scosse molto ravvicinate a Zafferana Etnea e altre due subito dopo a Ragalna, sempre in provincia di Catania. Un’altra scossa è stata avvertita però in mare al largo di Messina. Tutte le scosse che si sono manifestate nella notte tra sabato e domenica sono state avvertite distintamente dalla popolazione ma fortunatamente non è stato segnalato alcun danno.