Strage di cavallucci marini in Puglia: “Rivenduti in Cina per farne un costoso liquore” (1 / 2)

Strage di cavallucci marini in Puglia: “Rivenduti in Cina per farne un costoso liquore”

I cavallucci marini rischiano di sparire dalle acque pugliesi a causa di un business illegale. A farne le spese potrebbe essere tutto l’ecosistema marino di quella zona dell’Adriatico. Secondo una denuncia degli ambientalisti, i cavallucci vengono pescati illegalmente e rivenduti in Cina come potenti afrodisiaci o per realizzare un costoso liquore. Un danno irreparabile a cui i pescatori locali non sembrano badare.

Gli esemplari di questa specie protetta sarebbero infatti venduti per pochi euro al chilo ai commercianti asiatici, che dopo averli lavorati li rivendono a prezzi elevatissimi nel proprio paese.
La denuncia arriva dall’ambientalista Luciano Manna che tramite VeraLeaks ha documentato il mercato illegale che procaccia la clientela sulla nota app di messaggeria istantanea WeChat (Weixin). Il business sarebbe attivo anche nel deepweb dove si può trovare qualsiasi cosa illegale.

Gli esemplari di oloturie (cetrioli di mare)  e di cavallucci marini che vengono pescati nel mar Piccolo e nel mar Grande di Taranto vengono prelevati illegalmente e spediti in Cina. Nelle fotografie allegate alla denuncia è possibile notare eleganti confezioni già pronte per la spedizione dove sono ben indicate provenienza geografica per attestarne qualità e prestigio come se provenissero da una vera filiera certificata.