Sorpresa Boldrini: inserita al 5° posto tra i politici che stanno cambiando l’Europa (2 / 2)

In questo clima bollente di sconvolgimenti politici e sociali, il famoso settimanale Politico ha stilato una lista dei politici che hanno contribuito e contriburanno maggiormente nel corso del 2018 a cambiare l’Europa. Si tratta di una classifica di 28 nomi tra le personalità politiche europee che hanno dimostrato di poter esercitare una maggiore influenza e che hanno ottenuto i maggiori risultati nel corso dell’anno corrente, con una proiezione inevitabile riguardo a quali saranno coloro che “faranno l’Europa” nel bene e nel male nel 2018.

La notizia che ha sorpreso molti è stata la presenza nella classifica della Presidente della Camera Laura Boldrini, la quale è stata piazzata addirittura al 5° posto tra le personalità politiche che più hanno cambiato e cambieranno l’Europa. La Boldrini è stata premiata, a detta del settimanale, per via della sua personale crociata contro gli “abusi online di stampo misogino“. “Da quando è stata eletta presidente della Camera, nel 2013, è diventata il bersaglio di insulti misogeni, attacchi di natura sessuale e minacce di morte. Il suo crimine: utilizzare il suo incarico per far crescere la visibilità in politica delle donne in un Paese nel quale troppo spesso restano fuori dai confini del potere” scrive Politico.

Inoltre, citando le motivazioni che hanno indotto il settimanale ad inserire la Boldrini al 5° posto della “Class of 2018“: “L’atteggiamento favorevole di Boldrini nei confronti dei migranti, il suo precedente lavoro come portavoce dell’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, l’Unhcr, l’hanno messa in prima linea nella crisi non l’avrebbero mai resa popolare tra alcune fasce dello spettro politico, ma è stata la sua campagna per cambiare il modo in cui si parla delle donne al potere ad aver causato la maggior parte degli attacchi al vetriolo“. Il primo posto della classifica è occupato dal liberale tedesco Christian Lindner, al secondo troviamo il ministro britannico Michael Gove (colui che dovrà guidare l’UK fuori dall’Europa) mentre al terzo è stato inserito Muriel Penicaud, ministro del lavoro del governo Macron.