Sigarette elettroniche: potenziali rischi per il DNA (1 / 2)

Sigarette elettroniche: potenziali rischi per il DNA

Il fumo contenuto nella sigaretta elettronica avrebbe un ‘potenziale’ effetto nocivo sul nostro DNA. Questo è quanto segnala uno studio condotto su alcuni topi di laboratorio, da parte di un gruppo di ricercatori della New York University School of Medicine e diretto da Moon-shong Tang, professore di Medicina ambientale. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNas ( Proceedings of the National Academy of Sciences). Nel giro di poche ore, la notizia ha fatto il giro del mondo ed ha suscitato grande clamore anche sulla rete.

Dallo studio è infatti emerso in modo chiaro che i topi esposti alle sigarette elettroniche presentavano livelli più elevati di danni e lesione al DNA nel cuore, nei polmoni e nella vescica, rispetto ai topi di controllo esposti all’aria filtrata. Il danno, in aggiunta, riguarderebbe anche la capacità del DNA di riparare se stesso, rendendo le cellule del corpo più suscettibili alle mutazioni e alle degenerazioni di tipo cancerogeno. In altri termini, l’esposizione costante al fumo di questo tipo di sigarette sarebbe davvero molto rischioso per la salute a livello generale.

Effetti analoghi  a quelli studiati dal team della New York University School of Medicine sono stati osservati anche nelle cellule di un polmone umano e di una vescica in coltura esposti alla nicotina e al nitrossido di chetone ad essa derivato (NNK), un elemento fortemente cancerogeno. Le cellule umane coltivate esposte alla nicotina e all’NNK presentavano altresì tassi più alti di mutazione e degenerazione cancerogena rispetto alle cellule di controllo. I risultati indicano dunque che la nitrosazione della nicotina può verificarsi sia in alcuni tessuti umani che di topo. Di conseguenza, i prodotti risultanti sono ulteriormente metabolizzati in composti che danneggiano il DNA.