Si risveglia dopo essere stata dichiarata morta per 27 minuti: “Ho un messaggio dall’aldilà” (2 / 2)

L’esperienza vissuta da Tina, nota come Near Death Experience (esperienza di premorte), non è così rara. Anche se la maggior parte delle persone non ha memoria del periodo durante il quale erano tecnicamente morti, circa il 10-20 percento delle persone che l’hanno sperimentata dicono di aver visto o avvertito qualcosa in quel periodo.

Sebbene gli scettici non credano in questo tipo di esperienze, gli scienziati si sono chiesti cosa avvenisse durante queste esperienze di premorte.

 

 

I ricercatori dell’Università del Michigan hanno condotto uno studio sui ratti nel 2013. Secondo un servizio della BBC , poco prima della morte si è registrata un’ondata di attività cerebrale più alta di quella che si verifica durante lo stato di veglia.

Il medico che ha condotto lo studio, il dott. Jimo Borjigin, dell’Università del Michigan, ha dichiarato: “Molte persone credono che il cervello subito dopo la morte clinica sia inattivo o ipoattivo, ovvero meno attivo, ma noi abbiamo dimostrato che non è così”

 

Commentando la ricerca, il dott. Jason Braithwaite, dell’Università di Birmingham, ha affermato che è probabile che l’improvvisa ondata di energia nel cervello che si verifica durante la fase di premorte possa causare ogni sorta di visioni. I pazienti potrebbero vedere colori “sorprendenti” e avvertire emozioni e sentimenti.

Ma Tina e la sua famiglia credono che quello che le è successo è una testimonianza di cosa c’è al di là della morte: il paradiso, un posto reale dove tutti noi andremo una volta lasciato questo mondo. Tina ha anche voluto tatuarsi quel messaggio sul polso.