Si reca all’anagrafe per rinnovare la carta d’identità, ma scopre di essere “morto” da 5 anni (1 / 2)

Si reca all’anagrafe per rinnovare la carta d’identità, ma scopre di essere “morto” da 5 anni

“Qualche curioso mi segue da lontano; poi, al ritorno, s’accompagna con me, sorride, e – considerando la mia condizione – mi domanda:
– Ma voi, insomma, si può sapere chi siete?
Mi stringo nelle spalle, socchiudo gli occhi e gli rispondo:
– Eh, caro mio… Io sono il fu Mattia Pascal.
Così termina uno dei più significativi romanzi della letteratura italiana, “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.

Il protagonista decide di sfruttare un malinteso per fingere la propria morte e sfuggire così alla famiglia opprimente, alla quotidianità e allo Stato.

 

 Una condizione quasi simile a quella vissuta veramente da a Antonio Bartolotta, l’uomo che ha scoperto di essere “morto” da cinque anni.
L’uomo si era recato all’ufficio anagrafe per rinnovare la carta d’identità ma l’impiegato comunale dietro lo sportello gli ha risposto che per loro lui risulterebbe morto quasi cinque anni fa. La vicenda sarebbe accaduta ieri, come riporta il Giornale di Sicilia, .

 

In tutti questi anni non ho avuto alcun sentore di questa assurda vicenda – dice Bartolotta. Mi sono state periodicamente recapitate tutte le tasse da pagare. Con una puntualità notevole, aggiungo. Mi è stata anche spedita la tessera sanitaria“. Insomma, non avrei mai e poi mai immaginato di ‘essere morto, senza saperlo'”. Una condizione scoperta un po’ per caso. Ora si cerca di capire come sia potuto capitare.