Sharon Stone, il dramma della sua malattia: “Ho perso tutto, anche mio figlio” (2 / 2)

Durante la sua convalescenza, l’attrice ha dovuto affrontare anche una battaglia legale per la custodia di suo figlio Roan che ora ha 18 anni e che a quei tempi fu affidato al suo ex marito, Phil Bronstein di 68 anni.

Era stata sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico per ricostruire un’ arteria vertebrale che si era rotta provocandole un sanguinamento durato per giorni, dopo l’intervento Sharon si era svegliata in ospedale senza nemmeno capire che cosa le fosse accaduto: “Mi sono svegliata scoprendo cosa era successo e poi ho dovuto imparare nuovamente a camminare, ascoltare, scrivere, parlare, ricordare e tutto da capo. Ho pensato che sarei morta per molto tempo anche dopo essere tornata a casa… “.

“Sono stata trattata in modo crudele e brutale da tutti, dalle mie colleghe alla giudice che si occupò del caso della custodia di mio figlio. In quel momento ho capito una cosa: la gente non ha la minima idea di quanto possa essere pericoloso un ictus e quanto possa essere faticoso riprendersi totalmente: mi ci sono voluti sette anni e in quel periodo ho visto la mia carriera svanire, anche se ho sofferto soprattutto per aver perso mio figlio”.

Qualche anno dopo ci fu il ritorno dell’attrice nel mondo dello spettacolo. Durante il periodo successivo all’ictus, rivela l’attrice, ha perso tutto ciò che aveva: la casa, la carriera e persino la famiglia. 

 

Le torsero il figlio e ancor di più per lei fu difficile superare quel momento drammatico: “Mi tolsero mio figlio, mi sentii come se mi avessero tolto anche la mia stessa identità. Sprofondai sempre di più e mi sono sentita come la fenice: mi hanno bruciato fino alla fine e ora non sono più nulla di ciò che ero stata fino a quel momento”.

L’attrice ha ammesso di sentirsi come la sua amica Lady Diana: “Come lei, mi sono sentita facilmente dimenticata da chi diceva di amarmi”. Dopo l’ictus l’attrice si è vista molte porte chiudersi in faccia ma ha voluto ringraziare ancora una volta Bernard Arnault che le offrì un contratto di lavoro per Dior: “In quegli anni ho capito che la gente non si rende minimamente conto di quanto sia faticoso riprendersi dopo un fatto così grave…”, ha concluso l’attrice.