Senzatetto vince 2.700€ e offre pranzo a base di tartufi a 50 amici clochard (2 / 2)

Poi Zelindo spiega che è nella Capanna di Betlemme da 10 anni: “Ho rinunciato a tutto e ho deciso che questa è la mia famiglia. Sto molto bene con loro”. Il pranzo si è svolto alla “Stella Maris” perché, spiega l’uomo, “c’era posto per tutti”. Gli ospiti hanno gradito? Ovviamente sì. “Non è rimasto nulla nei piatti. Sono contento di averlo fatto. È stato un bel momento di allegria e condivisione”.

Da qualche giorno a Rimini si parla molto di lui e della sua vincita. Il senzatetto sembra un po’ a disagio: è passato dall’essere una persona ai margini della società a una sorta di fenomeno mediatico. Ma i suoi veri amici, quelli che rimarranno anche dopo che la notizia passerà in secondo piano, sono quelli della “Capanna” a cui ha offerto il pranzo a base di tartufi.

Il responsabile della struttura si chiama Nicolò Capitani. Il centro ospita in maniera fissa 29 persone, divise per appartamenti. Altre 16 vengono accolte dalla stazione ferroviaria ogni sera dai volontari. Dormono al caldo, fanno colazione e poi tornano in stazione. Ogni giorno, 365 volte l’anno. La Capanna è stata fondata da don Giovanni Benzi, prete da sempre vicino alle persone in estrema povertà.