Scosse elettriche e lavaggi del cervello su bambini: il business choc scoperto dai carabinieri (2 / 2)

Secondo la tesi degli investigatori, questo sconvolgente business sarebbe andato avanti per anni.
Impossibile risalire a tutti i minori coinvolti in questa assurda tratta.
I reati contestati ai 18 indagati sono: peculato d’uso, depistaggio, abuso d’ufficio, frode processuale, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione. Ai piccoli la strumentazione per l’elettroshock sarebbe stata presentata come “macchinetta dei ricordi”.

Nei corso delle sedute con gli psicoterapeuti venivano suggestionati tramite gli impulsi elettrici per modificare i loro ricordi in vista dei colloqui con il giudice che avrebbe dovuto decidere sull’allontanamento.
Una volta aver ottenuto l’ordine di allontanamento, i bimbi venivano affidati ad amici delle persone coinvolte in questo scandalo. In un’occasione uno dei bambini finiti in questa retesarebbe stato violentato sessualmente dalla coppia affidataria, titolare di un sexy shop. 

Ma i casi di violenze e stupri sarebbero diversi.
I carabinieri, nel corso dell’operazione, hanno ritrovato anche un magazino pieno di lettere e regali provenienti dai genitori dei minori che gli assistenti sociali intercettavano prima che arrivassero ai bimbi. Al momento gli investigatori starebbero cercando di risalire a tutte le vittime che negli anni hanno sofferto a causa di questa tremenda tratta.