Russia, comandante dei pompieri dà fuoco a 6 case. “Volevo vedere se i miei uomini erano pronti” (2 / 2)

Balyska, come detto, si trova “nel mezzo del nulla”. Dunque nel caso in cui si verificasse un grave incendio, per gli abitanti scatterebbe il panico. L’area abitata più vicina è a oltre un’ora di auto. Inoltre molte delle case del villaggio sono costruite in legno, altro motivo per cui un incendio sarebbe realmente una circostanza scomoda per i suoi abitanti.

Mercoledì una televisione russa si è occupata del caso e ha dato in anteprima la notizia: ad appiccare quegli incendi autunnali era stato – incredibile ma vero – il capo dei pompieri della cittadina. Che, ciliegina sulla torta, era nato e cresciuto proprio a Balyska. Ivan è molto conosciuto in paese. Una persona che ha subito danni in uno degli incendi ha dichiarato in tv di conoscerlo e che “non molto tempo fa” il soggetto in questione aveva effettuato una riparazione al tetto di casa sua.

A onor del vero, però, in passato il 26enne si era reso protagonista di un furto. Il dettaglio della fedina penale sporca aveva sollevato qualche dubbio sul conferimento dell’importante ruolo, ma alla fine si era deciso di dargli fiducia. Secondo “Vesti” Schneider avrebbe causato gli incendi per “testare” l’affidabilità dei suoi uomini. Non è un caso che le fiamme siano state sistematicamente appiccate a notte fonda, quando il 26enne non era di turno.