Roma, le Scale Sacre visibili dopo 300 anni: i gradini percorsi da Gesù saranno agibili ai fedeli (2 / 2)

Per i prossimi due mesi, le scalinate, che si dice siano state percorse da Gesù poco prima della condanna che lo ha portato alla crocefissione, saranno visibili al pubblico, dopo circa 300 anni. Fino ad ora, infatti, la struttura marmorea originale era stata oggetto di diveri restauri che l’avevano coperta.
Lungo la scalinata è possibile ammirare una serie di affreschi che furono ordinati da da Papa Sisto V nel 1589 per istruire nella fede anche i pellegrini analfabetii che visitavano la Scala Santa, attraverso le immagini.

 

 

Il percorso di immagini sacre guidano il fedele alla sommità delle scale. Qui si ritroverà dinanzi al Sancta Sanctorum, una stupenda cappella davanti alla quale il pellegrino può pregare poggiato sulla massiccia inferriata che la protegge. Secondo gli storici del medioevo, era “il più venerato santuario di Roma”. Fu l’oratorio privato del Papi fino al periodo del Rinascimento; rimasto a testimoniare lo splendore dell’antico Patriarchìo ed un millennio di storia del pontificato romano. Se ne ignora il fondatore. 

In origine era dedicato a S. Lorenzo e dal secolo IX, per molte e veneratissime reliquie di Santi ivi custodite, cominciò a chiamarsi Sancta Sanctorum. Gregorio IV (†844) fece costruire presso la cappella un appartamento privato per recarvisi a pregare più comodamente e provvedere all’officiatura dei chierici di Curia. Nei secoli la cappella ha vissuto varie fasi di restauro e abbellimento. I lavori più importanti, ordinati da Sisto V, su progetto dell’architetto Domenico Fontana, aggiunsero alla struttura cinque rampe di scale con al centro quella della Scala Santa.