Roma, le Scale Sacre visibili dopo 300 anni: i gradini percorsi da Gesù saranno agibili ai fedeli (1 / 2)

Roma, le Scale Sacre visibili dopo 300 anni: i gradini percorsi da Gesù saranno agibili ai fedeli

Il nostro Paese è così ricco di luoghi di culto e reliquiari che ogni anno è meta di decine di milioni di fedeli. Il Vaticano, ovviamente, rappresenta il centro dell’Italia religiosa, ma in tutta la Capitale si riesce a respirare una forte asceticità tra i vari luoghi che testimoniano la fede cristiana. Uno di questi luoghi, per secoli, è stato la Scala Santa. Nel Medioevo, addirittura, era il primo luogo di culto di tutta Roma, stando ai documenti dell’epoca.

 

Si tratta di una scalitana formata da gradini marmorei sui quali è possibile pregare rievocando la Passione di Cristo: secondo la tradizione Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, fece trasportare a Roma i 28 gradini che si dice Gesù abbia salito il giorno in cui venne condannato a morte da Ponzio Pilato nel 362. Come atto di penitenza, i pellegrini salgono i gradini, noti anche come “Scala Pilati” o “Scala Sancta”, sulle ginocchia e poi visitano il Sancta Sanctorum.

 

Padre Guerra ha riferito al Corriere della Sera gli esiti delle attività di restauro iniziate nel 1990: “Gli interventi erano tantissimi e urgenti, serviva molto denaro. Per dire, è stato anche rimosso e opacizzato il bordo di marmo installato fra i gradini e il muro per il Giubileo 1950. I lavori sulla Scala santa li hanno offerti sponsor e imprenditori internazionali. Uno di loro è venuto giorni fa e si è commosso davanti agli scalini”.