Roberta, uccisa nella vasca dal fidanzato perché voleva lasciarlo. Il post da brividi prima di morire: “Il problema è quello di amare male” (3 / 3)

Intanto il legale della famiglia, Guido Rossi, si è espresso sulla richiesta di perizia psichiatrica avanzata dal difensore di Francesco D’Angelo, l’avvocato Michele Curtotti:Stiamo lavorando con grande impegno per scongiurare l’evidente tentativo di minimizzare la gravità del fatto provando ad accreditare l’ipotesi di un’incapacità psichica che la stessa dinamica degli eventi esclude radicalmente, ove solo si consideri la freddezza e la lucidità manifestata dal d’Angelo nelle scelte operate nell’immediatezza del fatto“.

“Lasciatemi dire con orgoglio, – conclude l’avvocato della famiglia – che i genitori della nostra Roberta non sono animati da sentimenti di vendetta, ma da un legittimo anelito di giustizia e di verità”.

 

Merito la pena di morte”, Queste sono le parole del 37enne foggiano che ha confessato di aver strangolato la sua fidanzata giovedì a San Severo durante l’udienza di convalida davanti al GIP del Tribunale di Foggia, Maria Luisa Bencivenga. Francesco D’Angelo è stato interrogato per un’ora e ha ribadito più volte la confessione fornita nei giorni precedenti al PM Alessio Marangelli.

Ha ucciso la sua fidanzata dopo l’ennesima lite perché lei voleva interrompere la relazione, dopo l’ha adagiata nella vasca da bagno. Nel pomeriggio era andato a casa di Roberta per restituirle alcuni oggetti e riprenderne altri vista la chiusura della relazione. La Procura ha chiesto il carcere mentre la difesa ha chiesto una consulenza psichiatrica, il 37enne è sorvegliato a vista nel carcere per timore di gesti autolesionistici ed è anche in attesa di giudizio per stalking nei confronti di una dottoressa da cui pare fosse in cura.