Gli uomini della guardia costiera cubana avrebbero dapprima tentato di mettersi in contatto con l’equipaggio, quindi hanno inviato tre ricognitori per intercettare la nave. Solamente a quel punto sarebbe emersa la verità, e si sarebbe potuti risalire all’identità del natante. La nave, si dice, era completamente vuota al momento del ritrovamento: a bordo non ci sarebbe stato più nessuno. Non vi è stata dunque trovata alcuna traccia del personale di bordo che era salpato a bordo della nave nel lontano 1925.
La SS Cotopaxi – secondo la storia raccontata da alcuni portali – partì da Charleston, North Carolina (USA) il 29 novembre del 1925, salvo poi sparire nel nulla diciassette giorni più tardi. Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Ben poco dal momento che la notizia si è poi scoperto essere una bufala. Ben costruita, certo: ma pur sempre una storia falsa. L’ennesima dimostrazione di quanto sia attuale e pertinente l’acceso dibattito su questo tema. Una questione che di recente ha anche investito la sfera politica in moltissimi paesi del vecchio continente e non solo.